1949paperina, in http://www.anobii.com/anobi/forum_thread.php?tid=10426&pid=130&lid=#new_thread, scrive:
Mi è piaciuto moltissimo il romanzo di Alessandro, che riesce ad intrecciare la vita reale del protagonista, intrisa di sogni, pensieri e scontri con una realtà allo sfacelo, con le vicende di un'Unione Sovietica non più tale, negli anni tra il 1991 ed il 1993. Bella la prima parte, cui ne seguono altre in periodi diversi che si incastrano uno nell'altro, in un crescendo di tensione. Ancora più belle le parti successive, dove Vittorio (il protagonista) mette a nudo il suo essere. Forse perchè gran parte dei suoi ideali li ho vissuti in prima persona, l'ho trovato un personaggio molto positivo, unica pecca - forse - il non essere stato capace di far comprendere alle persone a lui vicine la sua vera natura, l'importanza di quanto sentiva senza riuscire ad esprimerlo. Il titolo è fuorviante eppure talmente essenziale da riuscire, in sole tre parole, a descrivere tutta la profondità ed in fondo l'inadeguatezza al mondo attuale di Vittorio. Tre parole il cui significato soltanto la fine del libro rivela, tre parole per cui - fosse possibile - assegnerei ad Alessandro la quinta stellina.
Vorrei aggiungere che vale davvero la pena di leggerlo!
1 commento:
Vorrà dire che farò come consiglia 1949paperina. Questo libro lo consigliano in tanti.
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